Nell'ultima puntata di
Superquark, è andato in onda un servizio piuttosto discutibile sul
mondo dei videogiochi. Nel servizio, alcuni psicologi cercavano di
dimostrare quanto i videogiochi violenti aumentassero l'aggressività
di alcuni soggetti, tutti adolescenti. Il servizio, piuttosto breve e
approssimativo, non teneva minimamente conto del background dei
soggetti né della loro indole e si limitava a mostrare un paio di
esperimenti piuttosto riduttivi e al limite del ridicolo, nel
tentativo di dimostrare quanto si era affermato. Un esempio: il
soggetto che aveva appena terminato di giocare al videogioco di
guerra, diventava protagonista di una serie di “tiri” mancini
giocati ai propri compagni, veri e propri comportamenti al limite del
sadismo. Ora, non potrebbe essere che il primo soggetto presentasse
un carattere tendenzialmente violento e perciò non imputabile al
videogioco, piuttosto che il suo atteggiamento fosse stato modificato
proprio dalla partita appena conclusa? L'esperimento non era in grado
di dimostrare nessuna delle due eventualità, risolvendosi, a mio
parere, con un nulla di fatto.
Servizio a parte, il
binomio fra videogiochi e violenza è attualmente un tema molto
dibattuto. Molti genitori si schierano contro i videogiochi e, anche
se può sembrare strano, in molte parti degli Stati Uniti, diverse
comunità religiose hanno organizzato roghi di videogiochi (sì come
nel Medioevo!), per “salvare” i propri figli dalle loro insidie.
Ma siamo davvero sicuri che l'imputare ai videogiochi la colpa
dell'aggressività dei propri figli non sia piuttosto uno
“scaricabarile” delle proprie responsabilità di genitori?
Videogiochi e film violenti possono costituire un pericolo solo per
chi non è stato educato al rispetto della vita altrui ed è il
genitore il primo e più importante educatore. Videogiochi o genitori
irresponsabili, dunque? Credo non serva un esperimento per scegliere
la risposta giusta.
Personalmente credo che
il videogioco, se utilizzato in maniera responsabile e senza
abusarne, può costituire un passatempo divertente e persino
istruttivo, e senza dubbio una sana competizione con altri giocatori,
se equilibrata e priva di estremismo e connotazioni razziali, non può
essere che positiva e da incoraggiare.
E voi cosa ne pensata
sull'argomento? Fatemi sapere commentando qui sotto!