Ieri, 11 agosto 2014, ci ha lasciato Robin Williams. Era un attore versatile, spontaneo, in grado di donare ai suoi personaggi una coloritura umana che li arricchiva, rendendoli unici, imprimendoceli nella memoria fino a farli diventare parte di noi. E non è questo, in fondo, il più grande risultato raggiungibile da un attore?
Ci ha lasciato personaggi indimenticabili: è stato un incredulo Peter
Pan in Hook - Capitan Uncino (1991),
un padre disposto a tutto in Mrs.
Doubtfire (1993), Patch Adams nell’omonimo film (1998), il professor John
Keating nel commovente L’attimo fuggente
(1989) e la lista potrebbe continuare a lungo.
Il suo viso, perennemente solare,
ma anche capace di assumere, all’occorrenza, l’espressione coinvolgente del
grande attore drammatico, è riuscito per anni a nascondere le fragilità dell’uomo che
stava dietro di esso.
Addio Robin. A me piace ricordarti così.
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