La poesia di oggi è Spesso il male di vivere ho incontrato di Eugenio Montale. Contenuta in Ossi di
seppia (1925), la poesia parla della sofferenza e del disagio,
presenze costanti nella vita di tutti gli esseri viventi. La poesia
ha una struttura antitetica: la prima quartina parla del male,
la seconda del bene o piuttosto della resistenza
passiva al male. Vi è un'allusione all'esistenza di un
dio, ma esso è distante, è l'Indifferenza. Secondo il poeta,
l'indifferenza è l'unico modo per non soffrire, in quanto ci
allontana, anche se solo per un attimo, dalla realtà.
Spesso il male di vivere ho incontrato
Eugenio Montale
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
Nessun commento:
Posta un commento