venerdì 28 novembre 2014

Star Wars - il vecchio che ritorna




Oggi, venerdì 28/11/2014, è stato trasmesso negli Stati Uniti il teaser trailer di Star Wars VII – The Force Awakens (il risveglio della forza, per noantri). Si tratta del trailer del nuovo, attesissimo film di Guerre Stellari, il settimo “parto” dell’immortale saga di George Lucas, che con questo episodio farà ripartire una terza trilogia. Si parla di questo film da quando la Disney, nel 2012, ha acquistato in toto la LucasFilm Ltd., suscitando un certo scalpore tra i fan di una delle saghe più amate di sempre.
Sebbene non possa considerarmi un fan sfegatato della serie (non sono mai andato in giro vestito da alieno peloso, né ho appese in camera gigantografie di Mark Hamill o Harrison Ford), anche io, esattamente come tutti i fan, ho amato gli episodi V-IV-VI (quelli “vecchi” per intenderci, a cavallo fra il 1977 e il 1983) mentre ho criticato quelli nuovi, ossia gli episodi I-II-III.
C’era qualcosa che mancava negli episodi nuovi che invece si ritrovava negli episodi storici della serie: il giusto equilibrio fra storia efficace e personaggi ben caratterizzati. Chi non ha amato l’iniziale titubanza di Luke o la spacconeria di Han Solo, il mercenario dal cuore d’oro che, inizialmente interessato solo al compenso, si ritrova a diventare un eroe della resistenza contro il malvagio impero Sith? E di Darth Fener, ne vogliamo parlare? Il colpo di scena, in cui il cattivo numero due del film rivela all’eroe integerrimo con cui sta combattendo di essere suo padre, è entrato nella storia e nell’immaginazione collettiva di milioni di persone.
Insomma: Star Wars è una film che ha fatto scuola, uno dei massimi esempi del genere sci-fi, o almeno l’esempio più riuscito e “commerciale”. Badate bene: ho detto “commerciale” con un’accezione totalmente positiva. E questo mi riporta però al dubbio che ho nei confronti del nuovo film, il VII. Siamo ancora in grado di fare prodotti “commerciali” di qualità, oggi, nel duemila inoltrato?
Io non ne sono più tanto sicuro. Pensiamo alle prosecuzioni moderne delle serie del passato. Quando mai sono state all’altezza dei loro vecchi modelli?
Indiana Jones (tra l’altro partorito anch’esso dalla mente poliedrica di Lucas) ne è un esempio. Il quarto episodio, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo è uscito nel 2009. Ed è stato un gigantesco buco nell’acqua. Non c’era umanità nei personaggi, non c’era profondità; ogni attore svolgeva il ruolo che gli era stato assegnato senza verve e lo stesso valeva per la storia: era piatta e senza brio, niente a che vedere con le trame incalzanti e astute dei primi tre capitoli della saga (“solo l’uomo penitente potrà passare”, ricordate?).
Ho come l’impressione che il mondo cinematografico si sia ormai diviso in due filoni: quello impegnato, quello riflessivo, quello delle serate di gala e dei premi oscar, e quello commerciale, che sforna regolarmente prodotti senz’anima e di qualità mediocre, che sembrano tutti prodotti con lo stampino e scritti su due piedi, così, solo per avviare la macchina ingoia-soldi del marketing.
Ed ecco la domanda che mi sorge spontanea: è possibile, oggi, il ritorno di un “certo” cinema, un cinema che coniughi il lato commerciale con la qualità di buoni personaggi e di una buona storia?

Mi auguro che l’uscita di Star Wars possa dare una risposta affermativa a questa domanda. Il tempo di attesa è però ancora lungo, si prevede la proiezione nella sale non prima del dicembre 2015. Nell'attesa, gustatevi il trailer:




E voi, cosa ne pensate? Anche voi attendete il nuovo Star Wars ma temete che possa essere, come i film della saga "moderna", una delusione? Commentate qui sotto, sono curioso di sapere il vostro parere!

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